ACCD Andrea Carinato Cavalieri Ducati - La mia convivenza stradale
1975 - L'infanzia
Citta studi zona di Milano, primavera/estate.
Mia madre a quell'epoca aveva un bellissimo maggiolino della WW.
Nero con la cappotte bianca.
Le chiedevo di andare a guidare. Le strade erano deserte.
Mi sentivo già grande in quel "carro armato" fatto ad auto.
Accelerate, frenate, le frecce che si illuminavano...mi divertivo.
Per la sofferenza/gioia della mamma, istruttrice perfetta.
1980/1985 - L'adolescenza
Il motorino e la moto.
Con gli amici, le gite fuori porta o i viaggi al mare ad Arenzano o sulla
riviera Romagnola.
Avvisando alla partenza ed all'arrivo i genitori.
Seppur le distanze fossero brevi, a noi sembravano intercontinentali gli spazi
da percorrere.
1985 - La maturità
La patente! Finalmente!
L'auto, l'ndipendenza, la libertà di muoversi in modo più sicuro, la musica da
ascoltare con gli amici o le ragazze in viaggio con le autoradio estraibili:
possibilmente con amplificatori potentissmi.
I miei cani: con me in viaggio ad annusare il cambio dell'aria dal fondo della
SW quando ci si allontanava da Milano.
1985/2016 - 31 anni di guida.
Km percorsi solo in auto: quasi 4 milioni.
Principalmente per lavoro.
Ed in questi anni? Cosa e come ho vissuto la strada?
L'evoluzione della massima affidabilità, connettività, mobilità, del
risparmio nei consumi, della sicurezza e di una trasversale e sempre più
accurata ricerca di mezzi a nostra dispozione sempre più formidabili;
L'evoluzione discreta delle infrastrutture (migliori in Europa rispetto
all'Italia) per rendere ancor più omogenea e sicura la nostra circolazione;
la sensibile involuzione delle persone che hanno (per fortuna non tutte) perso
o dimenticato i valori reali del vivere, convivere e condividere.
Educazione, etica, trasparenza, sincerità, professionalità, rispetto...
Missing.
E tutto questo purtroppo ha inciso ed incide anche sui comportamenti
stradali, ove vige egoismo, aggressività,isterismo, incapacità di convivere e
condividere con rispetto ed attenzione qualcosa che appartiene a tutti, che è
indispensabile per tutti.
La strada.
2000/2009 - l'ispirazione, il desiderio, la consapevolezza e l'idea
Dovendo subire quotidianamente questo malcostume, nasce dentro di me
l'ispirazione nel creare qualcosa che potesse sensibilizzare e coinvolgere
tutti ma in particolar modo i giovani, futuri attori della strada, ad una
maggior riflessione ed attenzione sui reali problemi di convivenza,
promuovendo una attività che coniughi al tempo stesso divertimento,
educational e bon ton.
Educare proponendo alle persone di essere creative, di sentirsi artisti o
comunque di realizzare qualcosa di assolutamente suo: comunicare con
freschezza consigli ed esperienze per cercare di migliorare e migliorarci.
2009 la nascita della Associazione ed il suo simbolo mezzo di comunicazione.
Fondo insieme a due dei miei più cari amici, l'Ass culturale che ha nel suo
statuto quale cuore ed oggetto sociale dell'iniziativa: "la promozione di
interventi culturali di ogni tipo e natura, volti alla salvaguardia della vita
propria ed altrui".
E scelgo la moto (le due ruote anche senza motore) quale mezzo di
comunicazione, proprio perché nella convivenza sono i mezzi più esposti.
Ma non per questo la sensibilizzazione e' dedicata solo a bikers o ciclisti:
anzi anche e soprattutto a tutti i mezzi e conducenti che ne condividono la
strada quotidianamente.
Il nome: beh pensate alla metamorfosi e immaginate una moto diversa da quella
che le sta accanto.
Creata da qualcuno di voi, o da un artista.
2016 oggi.
Un percorso che ha portato Motomorphosis ad essere presente con la prima
esposizione di motoparade , grazie ad un nutrito gruppo di artisti:
Michelangelo Pistoletto ed Armona aprono la strada durante la XXI Triennale
Internazionale, ma a novembre in concomitanza di Eicma, gli artisti che hanno
aderito al progetto, durante la prossima estate personalizzeranno tante altre
moto esposte nell'occasione.
Tutte insieme per promuovere il concorso, ma sorattutto ad una asta benefica,
per poter realizzare fundrising a sostegno di Motomorphosis e ad alcune onlus
con cui la stessa ha definito accordi.
Insieme per la diffusione ed il sostegno della causa educational appassionati
dal progetto sociale.
In autunno inoltre prenderà il via il percorso formativo rivolto alle scuole a
partire dalla Regione Lombardia, ma che si estenderà a tutto il territorio
nazionale.
Incontri di coinvolgimento ludico ed ,esperienziali, dalle elementari agli
istituti tecnici, per poter diffondere ai giovani la consapevolezza di quanto
possa essere determinante un comportamento virtuoso nel convivere in strada.
Grazie ad un kit ed a supporti digitali, gli alunni potranno ideare la loro
motoparade vedendosela realizzare e Vincendo anche dei premi.
Divertimento, ma soprattutto educational, con la speranza che Motomorphosis
possa far parte della vita di ognuno di noi, percorrendo insieme tutte le
strade che continuano a farci incontrare.