Asta

SPAGNOLO DESIGN
VR46

FELIPE CARDEÑA
Easy Rider

OMAR HASSAN
Speed color

DOMENICO MARRANCHINO
Alta velocità


UGO NESPOLO
Mettiamoci in moto

MAX PAPESCHI
Max Papeschi was here
DOMENICO PELLEGRINO
Hyper

ARMONA E MICHELANGELO PISTOLETTO
GuardiAMOci


TOM PORTA
Dea

RUTGER (RUDY)
VAN DER VELDE

Fly but remember

WILLOW
Emozione

ANDREA ROVATTI
Moderate yourself



Felipe Cardeña è nato a Balaguer (Spagna) nel 1979. Artista "misterioso in stile Banksy" (Corriere della Sera), ha vissuto a Cuba, dove una targa su un palazzo lo ricorda come artista “trotamundos y niño de flor” (vagabondo e figlio dei fiori). Ha partecipato a tre diverse edizioni della Biennale di Venezia (2009, 2011 e 2013), e a molte collettive in spazi pubblici, come Il kitsch oggi a cura di Gillo Dorfles alla Triennale di Milano nel 2012, la Bienal del Fin del Mundo a Valparaíso (Chile) nel 2015, e manifestazioni di arte pubblica come il progetto Deu Na Telha, promosso dal Ministero della cultura brasiliano nella favela Morro do Alemão, e ancora progetti e murales in musei cinesi. In Italia, con la crew dei Cardeña Boys, giovanissimi street artists che ne interpretano il lavoro con gli spray, ha partecipato a progetti di street art, come Hungry for Art nel 2014, Energy Box nel 2015 e all’ex Opg occupato "Je so' ppazzo" nel 2016. Ha realizzare l’opera per Motomorphosis è la crew dei Cardeña Boys sotto la supervisione dell’artista.

Nato a Roccanova (PZ) nel 1955. All’età di diciassette anni si trasferisce a Milano, dove inizia a coltivare la propria sensibilità artistica e a sperimentare tecniche e materiali aiutato anche dalla propria attività professionale di decoratore. Comincia a esporre in mostre personali e collettive, ma la svolta determinante avviene nel 2007: nel giro di pochi anni, l’artista rivoluziona la sua esistenza (l’incipit è stato una grave malattia alle corde vocali) orientando tutte le sue energie creative verso un impegno artistico che si tramuterà in una vera catarsi spirituale. Una seconda vita è cominciata molto più libera della prima che oggi ha dato prova di pittura figurale intensa, espressiva ed esistenziale: un energia vitale sopita per troppo tempo. Nel 2011 l’incontro con Fritz Hansen, a seguito del quale l’artista realizza l’opera “Aspettando l’EXPO”; 30 oli su sedia del designer scandinavo Arne Jacobsen.

Alla fine degli anni sessanta a Milano con la Galleria Schwarz si apre una personale presentata da Pierre Restany con il titolo “Macchine e oggetti condizionali” che segna in pratica l’inizio del movimento dell’arte povera. Su invito di Germano Celant, Nespolo parteciperà infatti a una serie di mostre con Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz che saranno gli interpreti dei suoi film per parecchi anni. L’incontro con gli artisti del New American Cinema: Jonas Mekas, Warhol, Yoko Ono, P. Adam Sitney dà il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia. Nespolo ne è il promotore come documenta la mostra “Nespolo cinema / Ttime after time” al Museo del cinema di Torino. I film di Nespolo sono stati proiettati e commentati nei maggiori musei del mondo. La sua fede nell'incontro tra la cosiddetta arte alta e bassa ha portato Nespolo ad un'intensa attività col “mondo reale”. Ricca la collaborazione nel campo architettonico e sociale e con aziende come Fiat, Renault, Ducati, Piaggio, Ferrari, Swatch, Campari.

Nasce a Milano nel 1987. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2009 tiene la sua prima personale in Giappone. Due anni dopo partecipa alla Biennale di Venezia per il Padiglione Italia e sempre nel 2011 la città di Milano gli commissiona la sua prima opera pubblica.
Nel 2013 è a Londra per l’edizione di street art organizzata da Frank Steam. Nel 2014 il MAR di Ravenna acquista una sua opera per la propria collezione permanente. Ha esposto in tutta Europa (Londra, Ibiza, Francoforte, Lugano), in Florida, Stati Uniti e a Tokio, Giappone.

Approda nel mondo dell’arte contemporanea alla fine del 2008, dopo un’esperienza da autore e regista in ambito teatrale, televisivo e cinematografico.
Il clamore mediatico sollevato da una sua opera gigante affissa sulla facciata di un palazzo nel centro di poznan in Polonia lo proietta sulla scena internazionale, rendendolo in pochissimo tempo uno dei giovani artisti italiani più apprezzati e conosciuti all’estero.
In soli 6 anni di attività ha realizzato più di un centinaio di mostre in giro per tutto il mondo. Nel 2014 è uscita in italia la sua autobiografia "vendere svastiche e vivere felici" edita da Sperling & Kupfer (gruppo Mondadori).

Nato a Mazzarino in Sicilia del 1974, ha frequentato l’Istituto d’arte e l’Accademia di Belle arti di Palermo.
La formazione e la passione per l’arte iniziano già dalla sua infanzia, osservando il papá pittore e misurandosi nel tempo con pennelli, tele, acrilici, creta e argilla.
Evoluzioni, contaminazioni, il vivere bohémien dei primi anni nel cuore del centro storico di Palermo, hanno segnato il percorso dell’artista. Pittura e scenografia sono i suoi primi amori, ma la forza della scultura scatena la vera passione.
È nel centro storico di Palermo, in un piccolo appartamento alla Vucciria, mercato storico della città, pieno di odori, di sapori, di gente, di mestieri antichi, di contrasti forti che nasce la collezione supereroi.
Realizzate secondo tecniche artigianali tramandate da generazioni in generazioni, le sculture policrome, sono appositamente esasperate e rivedute in quei dettagli iconografici ricchi di tradizione.

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. Negli anni novanta fonda a Biella Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, ponendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del leone d’oro alla carriera alla biennale di Venezia. In quello stesso anno dà avvio alla fase più recente del suo lavoro: il terzo paradiso. Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea.

Armona nasce a Torino, dove si laurea in architettura. Dopo un'esperienza di studio e di vita in Inghilterra si trasferisce a Biella nel 2001 lavorando a Cittadellarte - Fondazione Pistoletto come responsabile dell'ufficio produzione (progetti di arte/design/artigianato/produzione). Si avvicina per interesse personale al mondo dell'alimentazione sana e sviluppa il progetto let eat bi, il terzo paradiso in terra biellese, diventando presidente dell'associazione stessa.

Nasce nel 1970 a Milano e disegna dal giorno in cui è stato in grado di reggere una matita. Maestro d’arte e inizia una carriera di successo nell’illustrazione e nella fotografia. Vive in Italia, Germania, Francia, Giappone e Stati Uniti e, fin dagli albori della carriera, sceglie di fondere le sue esperienze di vita nella propria pittura. Dal 2003 Tom dipinge a tempo pieno ed entra in importanti collezioni e aste quali Sotheby’s e Christie’s è presente nella classifica dei primi 100 artisti italiani. Il suo lavoro si concentra sulla storia del 900, usando il passato come specchio del presente, come mostra il suo ciclo di grande successo “Shinpu tokkotai project” ispirato dai kamikaze giapponesi. L’artista è anche affascinato dallo scorrere del tempo, il segno sugli oggetti, la consunzione che lascia scorrere nel suo viaggio. Non esiste un osservatore casuale e la distrazione è letteralmente polverizzata dalla potenza del tratto pittorico, dalla scelta dei soggetti, le inquadrature, dal colore come respiro vitale.


Rudy nasce in Olanda nella prima metà del secolo scorso (1948). Vive e lavora tra Milano e Barcellona. Creativo dalla testa al cuore, lavora da oltre 40 anni come direttore creativo, art director e giornalista professionista nel mondo della pubblicità e dell’editoria europea. Fin da giovanissimo si dedica alla pittura, all’incisione, ai collage e alla fotografia. Crea illustrazioni per libri e copertine di dischi, progetta quotidiani e periodici per le principali case editrici italiane, occupandosi inoltre di comunicazione integrata e corporate design. Da metà anni ’90 si dedica con passione alle sue creature “new kitsch”, originali elaborazioni di tutto il futile contemporaneo. Manipola segni del vissuto per appagare la sua inesauribile vena di curiosità. Nel 2012, curatore Gillo Dorfles, partecipa con 18 opere alla prima mostra dedicata al kitsch presso La Triennale di Milano, “Kitsch – Oggi il kitsch”. (Newkitsch.Com, instagram: @new_kitsch)

Nasce a Milano dove si occupa di fotografia d’autore, installazioni artistiche e design della comunicazione. Lavora su una rappresentazione che coniuga realtà e immaginario, fotografia e grafica, creando una fusione delle due modalità espressive che conduce ad uno stile inedito nell'ambito dell'arte fotografica. Nelle sue immagini opera una sorta di metamorfosi: attraverso la ripetizione genera forme e prospettive inedite che, pur mantenendo un contatto con lo scatto originario, portano in un’altra dimensione. Lo affascinano i dettagli, il non visto a portata di sguardo, che isola dal campo visivo d’insieme. La sua visione corre lungo un doppio binario dove significato e significante si separano, per proporre una lettura più profonda. Da sempre pone la sua ricerca sul tema dell’ambiguità della percezione e sulla sua possibilità di comunicare cose diverse a chi osserva. È questo trasferimento percettivo che consente alle sue immagini di essere figurative, ma al tempo stesso quasi astratte nel loro comporsi finale.

Nasce il 19 Luglio 1948 a Carmiano, nella provincia di Lecce. Fin dalla tenera età mostra uno spiccato interesse per il disegno, la modellistica, l’esplorazione di forme, colori : interessi che tutt’oggi nutrono la sua professione e la sua passione per l’architettura e il design a trecentosessanta gradi.
nel 1974 consegue la Laurea in Architettura presso il medesimo Ateneo. Nello stesso anno fonda il Sigmastudio, spinto dall’interesse verso l’ideazione e lo sviluppo di prodotti innovativi al passo con l’evoluzione tecnologica e i sempre crescenti standard di ergonomia, estetica ed economia richiesti dal mercato. Nel 1978 Sigmastudio cresce e diventa Sigmadesign: uno studio in grado di seguire i propri clienti in ogni fase di realizzazione del prodotto: ideazione, progettazione, ingegnerizzazione, lavorazione e promozione sul mercato.
Da questa lunga esperienza, costellata di tanti successi, nasce nel 1990 Pino Spagnolo Design, che è oggi uno studio prestigioso e una realtà affermata che, perseguendo la filosofia della cura del prodotto in ogni fase.

Al secolo Filippo Bruno (1978, Milano) si diploma presso la Scuola del Fumetto e Illustrazione di Milano nel 2000. Collabora da 12 anni con case editrici, agenzie pubblicitarie e aziende produttrici di gadgets e articoli da collezione e design.
Con lo pseudonimo W i l l o w realizza tele, grafiche, murales e vinyl toys vicine allo stile POP.
Numerose le collaborazioni con gallerie d’arte in Italia e all’estero, tra le quali Spazio San Giorgio (Bologna), Galleria 70 (Milano), Hausammann Gallery (Cortina, Miami), Arscritica Modernaecontemporanea (Roma), Amstel Art Gallery (Londra), Barnadas Huang (Singapore).
Parallelamente alla presenza delle sue opere in gallerie d’arte, le grafiche di Willow vestono molti oggetti di design e marchi storici italiani come Motta, Borsalino, Panini, Rivadossi, Ariete, Lucaboffi, Lozza.